NANDO NOCELLI ALLA GUIDA DEL SETTORE GIOVANILE

Nuovo importante arrivo nel parco allenatori della ASD Pallamano Chiaravalle, l’ex Cingoli e Ancona Nando Nocelli prende il ruolo di tecnico del settore giovanile, da sempre fiore all’occhiello della società esina.

Lo abbiamo intervistato per presentarlo alla cittadinanza, rivivere le tappe della sua carriera e capire cosa ci si può aspettare da questo nuovo sodalizio sportivo.

Salve Mister Nocelli, come è arrivato alla decisione di allenare a Chiaravalle nelle giovanili dopo anni di esperienze in prima squadra?
In realtà da quando alleno ho sempre fatto molta attenzione alle nuove leve in organico. Ad Ancona, sotto la guida di Riccardo Trillini, mi sono occupato di giovanili per due stagioni, poi dal mio ritorno a Cingoli ho puntato molto sul quel settore per poter rifondare la prima squadra, cosa che, non lo nego, ha portato la squadra ad avere ottimi risultati.

Quest’anno c’è stata la scelta di fare un cambiamento e Chiaravalle si è fatta avanti, presentandomi l’organigramma dei gruppi di bambini di cui mi dovrò occupare.

E che cosa l’ha convinta a firmare?
Mi è piaciuto il progetto di una società che mi vuole affiancare parecchi allenatori di Chiaravalle. Un’equipe di lavoro alle prime armi ma che cercherà di unificarsi per proseguire con un fronte comune. Mi ha entusiasmato l’idea di essere al contempo allenatore dei bambini e formatore degli allenatori futuri. Con i vari Tanfani, Carabuela, Carroni e Molinelli voglio creare un pool di allenatori affiatati che che lavorano insieme.

Qual è il tratto distintivo della sua pallamano?
Sono un allenatore molto severo. La disciplina è una delle cose che prediligo. Ci dev’essere amore per questo sport e molto sacrificio. La sfida sarà quella di applicare la mia mentalità di lavoro ad una società nuova. Quando i ragazzi arrivano a condividere questa visione, si innamorano più della pallamano e lavorare diventa facile. 

La cosa vale anche oltre il campo da gioco: dovranno capire che devono studiare a scuola perché altrimenti i genitori possono non mandarli agli allenamenti come punizione. Allo stesso modo voglio parlare con tutti i genitori perché ci saranno dei calendari da rispettare e non possono mancare giocatori all’ultimo momento. Il lavoro della società e degli allenatori va rispettato ed il bene della squadra va oltre quello del singolo.

Negli ultimi anni ha tenuto d’occhio il settore giovanile chiaravallese?Ho sempre controllato tutti i giovani delle varie società giovanili marchigiane. Forse ultimamente Chiaravalle ha perso qualcosa sulla fascia 17/18 anni, mentre ho notato che c’è una fascia d’età (gli under 15) con ragazzi molto promettenti e spero di poter proseguire il lavoro fatto. Quella sarà la base su cui incentrare il lavoro e tirar fuori giocatori validi.

Con il suo arrivo e la riconferma di Cocilova per la prima squadra si rinnova il sodalizio sportivo tra Chiaravalle e Cingoli.
Ammiro il lavoro svolto da Cocilova finora perché, al contrario delle giovanili in cui tutti sono in età scolare, i giocatori di una prima squadra hanno anche studi universitari, lavori e famiglie a cui pensare. Spesso la gestione di questi organici è difficile. Negli anni Cingoli facendo passi in avanti ha potuto fornire giocatori a Chiaravalle e viceversa, con la collaborazione che continua a tutt’oggi nel settore femminile. Io ho fatto questa scelta perché amo la pallamano, ho accettato questa sfida perché penso che ci sia una potenzialità incredibile nelle giovanili di Chiaravalle, una volta assimilata la giusta mentalità di lavoro si farà di più e bene.

ASD Pallamano Chiaravalle